PLAstica e inquinamento
quiz per non smettere di imparare!
Tutti i dati riportati nelle domande provengono da fonti autorevoli (riportate in fondo alla pagina) e dai siti di alcune aziende incaricate della nettezza urbana. Per il corretto smaltimento dei rifiuti consutate comunque il regolamento dell'azienda deputata alla raccolta nel vostro comune. Per il comune di Lodi, visita i siti Astem Lodi e Linea Gestioni.
Attraverso la raccolta differenziata si contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti indifferenziati, quelli che non possono essere riciclati e che sono destinati allo smaltimento:
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La maggior parte dei monomeri utilizzati per sintetizzare la plastica, come etilene e propilene, sono derivati da idrocarburi fossili. Nessuna delle plastiche comunemente usate è biodegradabile. Come risultato, invece di decomporsi, si accumulano nelle discariche o negli ambienti naturali. L'unico modo per eliminare definitivamente i rifiuti di plastica è attraverso un trattamento termico distruttivo, come la combustione o la pirolisi.
La maggior parte dei monomeri utilizzati per sintetizzare la plastica, come etilene e propilene, sono derivati da idrocarburi fossili. Nessuna delle plastiche comunemente usate è biodegradabile. Come risultato, invece di decomporsi, si accumulano nelle discariche o negli ambienti naturali. L'unico modo per eliminare definitivamente i rifiuti di plastica è attraverso un trattamento termico distruttivo, come la combustione o la pirolisi.
Per una breve storia della nascita e dello sviluppo della plastica, visita questo sito: LA STORIA DELLA PLASTICA
Le tipologie di plastica riciclabile grazie alla raccolta differenziata sono 7. Ciascuna è identificata da un codice riportato anche sulla confezione del prodotto o dell’oggetto:
● PET (polietilene tereftalato): codice identificativo 1;
● HDPE (polietilene ad alta densità): codice identificativo 2;
● PVC O V (cloruro di polivinile): codice identificativo 3;
● LDPE (polietilene a bassa densità): codice identificativo 4;
● PP (polipropilene): codice identificativo 5;
● PS (polistirene o polistirolo): codice identificativo 6;
● Altre Plastiche: codice identificativo 7.
Le tipologie di plastica riciclabile grazie alla raccolta differenziata sono 7. Ciascuna è identificata da un codice riportato anche sulla confezione del prodotto o dell’oggetto:
● HDPE (polietilene ad alta densità): codice identificativo 2;
● PVC O V (cloruro di polivinile): codice identificativo 3;
● LDPE (polietilene a bassa densità): codice identificativo 4;
● PP (polipropilene): codice identificativo 5;
● PS (polistirene o polistirolo): codice identificativo 6;
● Altre Plastiche: codice identificativo 7.
Il PET, usato per bottiglie di bevande, è il tipo di plastiche che viene maggiormente riciclata. Questa buona notizia è però poca cosa: globalmente il 50 % di PET non viene depositato per il riciclaggio e solo il 7% del PET riciclato da bottiglie viene usato per fare nuove bottiglie.
Il PET, usato per bottiglie di bevande, è il tipo di plastiche che viene maggiormente riciclata. Questa buona notizia è però poca cosa: globalmente il 50 % di PET non viene depositato per il riciclaggio e solo il 7% del PET riciclato da bottiglie viene usato per fare nuove bottiglie.
Per approfondire i tipi di imballaggi, visita questo sito: I POLIMERI DEGLI IMBALLAGGI
Aggiornamento dei dati al 2019:
- La produzione mondiale di plastica ammonta a 370 milioni di tonnellate nel 2019.
- In Europa si producono 57 milioni di tonnellate di plastica.
Il problema non è solo dove la si produce, ma soprattutto dove la si consuma e quanta!
Una cannuccia da bibita impiega 200 anni per degradarsi.
Capsule del caffè e spazzolini da denti impiegano 500 anni per degradarsi.
Una cannuccia da bibita impiega 200 anni per degradarsi.
Capsule del caffè e spazzolini da denti impiegano 500 anni per degradarsi.
attenzione!
DEGRADARSI significa rompersi in pezzi piccolissimi
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Anche una foglia caduta subisce questo processo e quando è scomposta in piccoli pezzi, costituisce nutrimento per il terreno e per le piante.
La plastica, invece, al di lá di quanto tempo impiega a degradarsi, rimane sempre plastica e continua ad inquinare e contaminare l'ambiente anche quando è stata degradata in pezzi piccolissimi (microplastica). IL PROBLEMA NON SI È RISOLTO, ANCHE SE NON SI VEDE PIÙ. Anzi, é diventato ancora più grave, poiché è molto più facile raccogliere una bottiglia di plastica dal fiume, piuttosto che filtrare piccolissimi pezzi di plastica dalla sua acqua.
Sono 10 i fiumi che contribuiscono al 90% delle immissioni di plastica negli oceani. Tra i primi 122 fiumi della stessa lista, 103 sono in Asia, 8 in Africa, 8 in America e 1 in Europa. Tuttavia non basta pensare di essere i più bravi: il fiume Po trasporta 9 kg di plastiche (micro e macro) al metro cubo. Senza contare che la presenza di plastica, purtroppo non è l'unica causa di inquinamento delle acque.
Sono 10 i fiumi che contribuiscono al 90% delle immissioni di plastica negli oceani. Tra i primi 122 fiumi della stessa lista, 103 sono in Asia, 8 in Africa, 8 in America e 1 in Europa. Tuttavia non basta pensare di essere i più bravi: il fiume Po trasporta 9 kg di plastiche (micro e macro) al metro cubo. Senza contare che la presenza di plastica, purtroppo non è l'unica causa di inquinamento delle acque.
Alex Bellini ha esplorato i 10 fiumi più inquinati del mondo per ripercorrere il triste viaggio della plastica: dalle nostre città, attraverso i fiumi, fino al nostro unico grande oceano. Non è solo un problema ecologico ed economico, ma un problema di salute di tutti. E non pensiamo che il problema sia lontano: non esiste un Pianeta B.
I rifiuti di plastica seguendo le correnti oceaniche si radunano presso i vortici oceanici creando degli enormi ammassi. Queste gigantesche isole di rifiuti non sono segnalate sulle nostre mappe quotidiane (google maps, maps by ios...) nemmeno in versione satellitare.
Visita il The Great Pacific Garbage Patch blog, per maggiori informazioni.
I rifiuti di plastica seguendo le correnti oceaniche si radunano presso i vortici oceanici creando degli enormi ammassi. Queste gigantesche isole di rifiuti non sono segnalate sulle nostre mappe quotidiane (google maps, maps by ios...) nemmeno in versione satellitare.
Visita il The Great Pacific Garbage Patch blog, per maggiori informazioni.
Alex Bellini ha navigato attraverso il Great Pacific Garbage Patch per vederlo con i suoi occhi. Altri suoi progetti qui.
Ciò che finisce nell'oceano finisce dentro di te
Parco Belgiardino - Lodi 2021
Parco Belgiardino - Lodi, 2021
Puoi fare anche tu qualcosa di concreto!
RIUSARE e RICICLARE prima di comprare cose nuove
Comprare solo CIÒ CHE SERVE DAVVERO
Ridurre il consumo di PLASTICA MONOUSO
Quando si mangia al sacco, avere sempre un SACCHETTO DOVE METTERE I PROPRI RIFIUTI e NON ABBANDONARLI
Se si è fumatori, PORTARSI IL POSACENERE DA TASCA quando si va in giro e NON BUTTARE MOZZICONI PER TERRA
Se si vede qualcuno sporcare o abbandonare dei rifiuti, fare presente che È REATO e non va fatto
Se si vede della plastica in giro, RACCOGLIERLA e buttarla negli appositi cestini
Spargere la voce che LA NATURA È PIÙ BELLA e godibile SE É PULITA
FONTI
File | Tipo | Dimensione |
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Exceptional and rapid accumulation of anthropogenic | 1.187,84 KB | |
Production, use, and fate of all plastics ever made | 713,26 KB | |
River plastic emissions to the world’s oceans | 3.403,49 KB | |
The mediterranean plastic soup synthetic polymers in mediterranean surface waters | 2.304,47 KB | |
The new plastics economy ellenmacarthurfoundation | 4.434,65 KB |
Il quiz è estratto dal gioco di carte, le cui informazioni sono riportate di seguito.
Il gioco é stato realizzato interamente in italia con carta FSC, per un agestione consapevoledelle risorse. prodotto in Italia da: GDOmarketing srl Via del Faggioolo 1/6 40132 Bologna -Italy. Sviluppo: Fabio Brambilla. Cod. Art: 200402